APPUNTI
Spazio e Tempo…in Val Gardena


Qualche volta attraverso la manipolazione del tempo e dello spazio televisivo si riesce a rendere realistica una performance sportiva.

  • Discesa libera della Val Gardena (ma potremmo essere a Kitzbuhel, Garmisch o Wengen)

  • tempo di discesa: 2’05” circa (più qualche secondo prima del cancelletto e dopo la linea d’arrivo: mettiamo 5”+10”)
  • intervallo di partenza: 1’30” o 1’45” a discrezione della giuria (mettiamo 1’30)

  • nella realtà, quando il primo atleta taglia il traguardo, il secondo è già ad un quarto del percorso

  • nella ricostruzione televisiva si preferisce dare senso di continuità all’azione mostrando l’atleta “dalla partenza all’arrivo”

  • il tempo reale della discesa di 2’05” + 15” (tra presentazione e post-arrivo) deve essere ridotto a 1’30” in modo che, arrivato un atleta, il secondo “si presenti” al cancelletto

  • per fare questo bisogna:

    1. registrare la partenza dell’atleta per tot secondi

    2. tornare indietro con il nastro

    3. mandare in onda la registrazione al momento e per il tempo stabilito

    4. entrare sulla diretta fino all’arrivo

Per ridurre il tempo reale di 2’20” al tempo televisivo di 1’30” bisogna quindi “tagliare” una parte della pista, che speriamo sia poco interessante.
Ecco come un’operazione di traslazione temporale si traduce in una modifica sostanziale dello spazio televisivo, ottenendo comunque una “continuità” molto efficace sul piano del realismo.

A chi fosse un appassionato e volesse cimentarsi in soluzioni matematiche dovrò dire che il procedimento  operativo  e’ semplice a dirsi e a capirsi quanto difficile a farsi, perché ogni pista ha proprie caratteristiche tecniche e di lunghezza. Ognuna e’ un caso a se. Io personalmente non sono mai riuscito però a tradurlo in formula. Ci sono molte variabili e almeno tre scalette dei tempi.

Il primo è il tempo dell’evento:

presentazione   partenza          discesa       arrivo   post-arrivo
     -5”              00.00..........……………………..2’05”          10”         = 2’20”

Il secondo è il tempo televisivo:

parte registrata                        parte in diretta
   5”+15”                                     60”+10”                               =1’30”

Quale è dunque il tempo operativo?
Ovvero, in quali tempi debbono essere effettuate le operazioni di registrazione, riavvolgimento del nastro (o istant replay da disco), pausa, riproposizione… per entrare in diretta facendo complessivamente 1’30”?
O, meglio: le operazioni descritte sono possibili e con che tempi per ridurre a 1’30”il tempo reale di 2’20”?

E’ questa la corretta impostazione del problema?

Posso aggiungere che, nella pista di discesa libera di Santa Caterina Valfurva, per i Mondiali di sci del 1986, dati i tempi di percorrenza e l’intervallo di partenza, non era possibile nessuna operazione, ne’ lunga ne’ corta, che prevedesse quelle fasi operative. Riuscimmo semplicemente a  freezare il momento della spinta di partenza per intarsiarvi il nome della concorrente e poi rientrare in diretta.

 

Ritorno in Val Gardena - 14/15 dicembre 2001

Una delle ragioni per la quale non è semplice (ne forse utile) scrivere un libro sulla regia televisiva in diretta, è l'evoluzione rapida delle tecnologie.

Torno in Val Gardena dopo quattro anni: BTL ed EVS (registratori a disco, cfr. Spazio e tempo) hanno completamente sostituito il nastro delle cassette BVU (prima) e Beta (poi).

I complicati calcoli e la preziosa esperienza sul campo con cui si realizzava "l'accorciamento" della pista sul tempo concesso dall'intervallo di partenza, la possibilità di ricostruire televisivamente la continuità del racconto, con la partenza registrata e parte della discesa in diretta, tutto ciò è diventato assolutamente semplice con l'hard disk.
Il disco può essere mandato in onda mentre continua a registrare. Questo significa che, partito il concorrente, la sua discesa può essere realizzata con il montaggio in sequenza di ogni tratto tecnicamente interessante della pista, fino al momento di entrare in diretta. In Val Gardena, può essere mostrata la partenza, il primo salto, il muro, le Gobbe di cammello, con registrazioni in sequenza una all'altra, liberamente e in piena sicurezza.
Con l'evoluzione tecnologica, la manipolazione dei parametri di spazio e tempo, le loro interrelazioni, la facilità di realizzazione, arricchiscono i modi di racconto della "diretta" televisiva.
 

Giancarlo TOMASSETTI

info@sportregiatv.it