FORMULA UNO
Camera on board


Nel maggio 1985, ad Imola, mandammo per la prima volta in diretta una telecamera a bordo di una macchina di Formula 1.

Dialmo Bellei, coordinatore tecnico RAI, stava lavorando al progetto sia per le macchine che per le moto. Accanto al problema tecnico, si trattava di trovare un team disposto ad ospitare sulla macchina le apparecchiature di ripresa e di trasmissione del segnale, quindi di superare le norme che regolano la Formula 1 relativamente al peso delle macchine e alla presenza di apparecchiature non omologate.

Avevamo a disposizione delle telecamere Thompson, compatte e maneggevoli (si utilizzavano in moto al Giro d’Italia). Bellei cercò di attutire le vibrazioni stringendo il corpo camera in una ragnatela di elastici; la telecamera era posizionata  fuori dall’abitacolo e guardava la ruota anteriore destra; le batterie  e il trasmettitore erano sistemate dietro il sedile del pilota; il segnale veniva raccolto dall’elicottero da ripresa che seguiva la gara, ma in un solo tratto di pista concordato con il pilota. Peso complessivo delle apparecchiature a bordo: neppure… 5 Kg!!! Ma  erano in grado – almeno per un tratto di pista – di produrre un segnale televisivo!

Quale team avrebbe accettato l’incombenza? Un team italiano che non era in primissima fila, l’Osella, forse in cambio di quel poco di pubblicità che l’esperimento gli avrebbe dato. I meccanici dell’Osella si sarebbero occupati  direttamente dell’installazione delle apparecchiature televisive… quando Ecclestone avesse dato il permesso!

Andammo da Bernie rimuginando in testa quale potesse essere la risoluzione dei problemi che certamente i regolamenti ci avrebbero posto. Non ne avevamo alcuna.
“Le apparecchiature non modificano le prestazioni della macchina – sintetizzò Ecclestone – e… per quanto riguarda i 5 Kg in più… basterà darne altrettanti a tutti i team!”. Penso che la semplicità nelle soluzioni sia una qualità che appartiene solo agli uomini geniali.

Io non ricordo – ma posso essere smentito – di aver visto prima di allora camere on board in macchine di Formula 1: la nostra andò in diretta in un  collegamento con il TG1 per qualche decina di secondi. Tanto bastò a gratificarci: durante la gara il segnale non fu più disponibile, non sappiamo se per problemi di ricezione o di telecamera.

Qualche anno dopo… Oggi le microcamere a bordo sono un fatto normale.
 

Giancarlo TOMASSETTI

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