Organizzazione della regia
Personalizzazione


Le attuali possibilità offerte dalla trasmissione via satellite, i segnali digitali, la post-produzione, consentono alla televisione ospite di un grande evento di personalizzare e integrare il segnale o i segnali offerti dall’Host Broadcaster.

La personalizzazione è sempre possibile e avviene in vari modi. L’offerta dell’HB è infatti diversa, secondo i contratti, le caratteristiche dell’impianto e quelle della disciplina (o “delle discipline”, nel caso di un grande evento come un’Olimpiade o un Campionato del mondo).

Allo stesso modo, la personalizzazione della televisione ospite può avvenire in modo diverso, secondo le intenzioni e le disponibilità produttive. Personalizzazione e integrazione sono uno degli sviluppi più importanti della televisione che abbiamo conosciuto fin dagli anni ’70.

In linea generale, tutte le discipline  che si realizzano con il sistema di ripresa a “estrapolazione”, possono essere offerte con segnali separati. Tutte quelle che si realizzano con sistemi “sequenziali” o “ad asse centrale”, sono solitamente offerte come unico segnale.

L’atletica, lo sci nordico, la cronometro di ciclismo, con opportuni accorgimenti, possono essere offerte con segnali separati (le corse e ciascuno dei concorsi; la partenza, ciascuna delle postazioni cronometriche, l’arrivo).

Il calcio, il basket, il nuoto, il pugilato e tutte le altre discipline di campo o di pedana;

lo sci alpino, la Formula 1 e le altre discipline di pista, vengono offerte solitamente come segnale unico.

In questo caso possono essere messe a disposizione singole telecamere (totali, beauty shot o camere dedicate) che abbiano compiti strettamente preassegnati e fortemente rispettati. La televisione ospite può utilizzarle in replay o anche in diretta, essendo certa  – non gestendo direttamente quelle camere – che esse svolgano senza sorprese un compito prefissato e annunciato.

Il criterio generale è che l’HB offre un segnale già “strutturato”, risultato di una regia che lo ha selezionato tra gli altri o  di una singola camera monogestita.

Che cosa consente alla televisione ospite la possibilità di avere segnali separati?

Innanzitutto la possibilità – registrando i singoli segnali – di elaborare una diversa  scaletta di trasmissione. Quindi di poter esser sempre sulla disciplina che si ritiene più interessante per il proprio pubblico; di essere sui propri atleti appena si presentino in pedana (atletica) o in postazione cronometrica (fondo o ciclismo a cronometro).

La personalizzazione può cominciare prima dell’evento (qualificazioni, allenamento, warm up) o fuori dall’avvenimento (interviste, ricostruzioni, palmares ecc.); e continua dopo l’evento nella mixed zone, con l’intervista all’atleta e in studio con la rivisitazione della gara e la sua analisi in post-produzione.

Se all’offerta iniziale dell’HB si aggiungono infatti le possibilità offerte dalla integrazione dei propri mezzi – telecamere sul campo, registrazioni, post-produzioni, contributi, analisi virtuali – si vedrà come possa arricchirsi e riconfigurarsi il programma originale.

Una rilettura dell’avvenimento che è una vera seconda regia che, utilizzando i materiali dell’HB e integrandoli con i propri, li rielabora in un nuovo programma.

Questo programma partirà da uno studio televisivo allestito sul luogo dell’evento. In questo studio, fornito di proprie telecamere, schermi (vidiwall, plasma o quant’altro) arrivano i singoli segnali dell’HB, le telecamere che integrano quei segnali, i contributi da ENG, quelli di post produzione; il tutto viene ricomposto in un nuovo programma nazionale.

La migliore possibilità di personalizzazione viene ovviamente offerta dai grandi e grandissimi avvenimenti: Campionati del mondo o Olimpiadi, particolarmente adatti ad essere gestiti come segnali separati. Nel caso dei Campionati del mondo di Atletica, per es., tutte le discipline vengono fornite con segnali separati e integrabili con telecamere domestiche. Ancora meglio con le Olimpiadi che sono il più grande palcoscenico di tutti gli sport.

Questa “seconda regia” offre ovviamente maggiore rilievo alle funzioni di coordinamento e di impaginazione, che sono tipiche delle professionalità giornalistiche; mettendo in secondo piano la figura del regista realizzatore, autonomo e responsabile delle proprie scelte. Ma tra una pura e semplice messa in onda e  un  apporto sostanziale al programma ci sono notevoli differenze e – in ogni caso – il contributo nell’impostazione dei mezzi e dell’impianto e la loro efficiente gestione sono decisivi per la realizzazione del programma.
 

Giancarlo TOMASSETTI

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