Organizzazione della regia
Calcio


Esistono discipline sportive divisibili in più regie e discipline non divisibili.

L’atletica si divide in regie, per le corse e per ogni concorso. Lo sci nordico, il ciclismo a cronometro, reclamano una regia per ogni postazione cronometrica, incluse partenza e arrivo. La stessa Formula 1 può essere divisa in regia della pista e regia dei box.

Le discipline cosiddette di campo, calcio, rugby, basket, tennis e quant’altro, non sono divisibili.

In linea generale, le prime richiedono al regista maggiori capacità organizzative (se non altro perchè deve lavorare con altri registi), le seconde più capacità di esecuzione. Le prime possono accontentarsi di cameramen con preparazione generica, le seconde reclamano degli specialisti su ogni camera. Il calcio non è divisibile e si fa con specialisti.

Con i colleghi con cui ho fatto i Mondiali di calcio ho discusso a lungo sul sistema di numerazione delle camere in regia.

Conoscevamo quello inglese (e che è di gran lunga il più diffuso in Europa), che fa corrispondere il totale di gioco al monitor numero 1, il primo in alto a sinistra. Le altre camere della partita seguono di solito…….

Il nostro sistema, ereditato probabilmente dal fronte di ripresa che vede una camera centrale (la 2) e due affiancate, a sinistra (la 1) e a destra (la 3), preferisce una disposizione geografica dei monitor. Il totale di gioco è al centro, le camere sulla sinistra del campo sono sulla sinistra del totale e quelle a destra sulla destra del totale.

La disposizione dei monitor cambia il modo di lavorare e influisce sulla interpretazione della partita.

Il totale di gioco sul monitor in alto a sinistra, identificato come camera 1, primo pulsante sul banco mixer, risponde ad una più che legittima esigenza di sicurezza. Qualsiasi cosa succeda (un replay  lungo, una fase concitata con il pallone rimesso in gioco improvvisamente…) la camera 1 ti salva. Quando il totale si chiama 3 o 4… bisogna andare a cercarlo!

C’è però un secondo aspetto sul quale si è poco riflettuto (l’ho fatto con Popi Bonnici, che sostiene il totale come 1).

Il totale decentrato in alto a sinistra diventa inevitabilmente la camera di salvezza; come se la partita si svolgesse sulle altre camere e, solo quando queste non sono più in grado di seguire la palla, si passa al totale.
 

Giancarlo TOMASSETTI

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