Champions League 2000-2001

Cartella per conferenza stampa del giorno 8 settembre

Alec Weeks, decano dei registi inglesi della BBC, ha riassunto in tre righe la filosofia di ripresa di una partita di calcio:

“The art of televising football is to allow the viewer to see the flow  of the game and, at the same time, to bring into the home the dramatic excitement of the players’ involvement”.(*)

Il  fluire del gioco e l’agonismo di giocatori.  Ad  Alec si deve il calcio televisivo degli anni eroici: nel 1966 realizzò la finale Inghilterra - Germania con undici telecamere, di cui una – per la prima volta – sulla spalla di un cameraman.

Oggi, in epoca di televisione digitale e di perfetta organizzazione del campo, la copertura del calcio ha uno standard europeo consolidato, per merito – soprattutto – della Champions League.

Per queste partite,  Stream metterà a disposizione dei registi un numero quasi doppio di telecamere e di replay, nonché un impianto per personalizzare le partite all’estero. Ciò nonostante, io credo che non si possa esprimere con maggior chiarezza di come ha fatto Alec Weeks quale debba essere lo scopo della regia televisiva della partita.

Quello è lo spirito. Il resto è un uso congruente del linguaggio televisivo alla realtà del campo. Un totale che respiri con il gioco di squadra; il campo stretto per il takle, il dribbling, il passaggio corto; il primo piano dei protagonisti del gioco, quando la palla è ferma; i replay dell’azione che non coprano l’azione in diretta; la corretta informazione prima dell’effetto spettacolare; il calcio come gioco, nel contesto del pubblico del calcio nello stadio: perché  il fluire del gioco e l’agonismo dei giocatori siano partecipati anche dal pubblico a casa.


(*) L’arte della ripresa televisiva del calcio è nel consentire al telespettatore la visione del fluire del gioco e, nel contempo, di portare nelle case le emozioni dell’impegno dei giocatori.
 

Giancarlo TOMASSETTI

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